I nostri investigatori privati tutelano con estrema attenzione la famiglia, i tuoi affetti e la tua sfera privata.
L'Agenzia investigativa "AC 007 INVESTIGAZIONI" offre servizi di Investigazioni Private, avvalendosi dei propri detective. L'ambito delle investigazioni private riguarda principalmente la sfera personale, familiare e patrimoniale delle persone. Le indagini private, rivolte a privati e famiglie, sono infatti solitamente mirate alla raccolta di informazioni e prove, utilizzabili anche in giudizio, riguardanti l’infedeltà coniugale (per poter richiedere l’addebito della separazione al coniuge), l’affidamento dei figli minorenni (ad esempio per accertare comportamenti contrari all’interesse del minore da parte di uno dei genitori), la determinazione o la rivalutazione dell’assegno di mantenimento da versare al coniuge in caso di separazione. Rientrano in questa tipologia di investigazioni anche le indagini mirate a risolvere casi di violenze in ambito famigliare, molestie, ricatti, stalking o per il controllo delle frequentazioni dei figli minorenni. Altro ambito di intervento sono le indagini pre-matrimoniali, per accertare l’affidabilità, la posizione economica e patrimoniale del partner e le indagini atte a risolvere eredità controverse.La tutela della famiglia prevede anche indagini pre matrimoniali, ambito molto delicato, al fine di fugare dubbi su affidabilità e trascorsi del futuro partner.
Il matrimonio è da sempre un passo molto importante nella vita di coppia, ma spesso non si conosce a fondo il proprio partner: affiorano dubbi ed incertezze, quindi si vogliono verificare la serietà, l’affidabilità, i trascorsi personali, la posizione patrimoniale del futuro sposo o della futura sposa.
Prima delle nozze, per fugare ogni dubbio, effettuiamo investigazioni prematrimoniali volte a verificare eventuali matrimoni precedenti, la sussistenza di figli o di un’altra famiglia, la veridicità dell’attività svolta, l’attuale posizione economica e finanziaria, l’eventuale presenza di debiti o procedimenti legali.
Svolgiamo indagini a protezione degli asset patrimoniali, nel pieno e totale rispetto delle norme sulla privacy. Le nostre indagini permettono di verificare la veridicità di dichiarazioni e della posizione economica e patrimoniale di un soggetto per tutelare il cliente da potenziali truffe o raggiri.
Particolare attenzione viene posta all'approfondimento dell’attuale e passata situazione familiare del soggetto, estendendo il raggio di ricerca secondo una metodologia sistematica: diversa in relazione alla singola situazione di specie, questo grazie al frutto di anni d'esperienza nel settore.
Al termine dell'indagine prematrimoniale, verrà consegnata la Relazione Informativa finale: potrete quindi chiarire in modo certo i vostri dubbi e affrontare con serenità la decisione di sposarvi.
L'indagine sull'infedeltà coniugale viene attivata in seguito ad approfondite valutazioni con il Cliente, utili a definire un progetto investigativo: la finalità dell'incarico è la ricerca di prove utili a documentare la violazione dell'obbligo di fedeltà.
Nel considerare l'opportunità di attivare un servizio d’investigazione sull'infedeltà coniugale esistono alcuni avvertimenti che possono essere valutati. Gli indizi più ricorrenti di una possibile infedeltà coniugale sono:
- Mutamenti nelle abitudini
- Aumentano i ritardi
- Cellulare silenziato o disattivato in presenza del coniuge
- Il coniuge possiede delle schede SIM ulteriori con numeri non conosciuti ai familiari
- Spese non giustificate
- Il coniuge ha una inconsueta attenzione per il proprio aspetto
- Passa molto tempo a navigare su internet
- Aumentano inspiegabilmente gli impegni lavorativi
- Più volte il cellulare del coniuge risulta non raggiungibile quando, invece, dovrebbe essere reperibile
- Indifferenza e sarcasmo per il naufragio della relazione
La relazione prodotta dall’ Agenzia Investigativa può essere utilizzata in giudizio in un'eventuale causa di separazione o divorzio.
L'infedeltà coniugale può essere causa dell’addebito della separazione se provata e riconducibile alla crisi dell’unione. L'art. 151 del Codice Civile prevede la possibilità per il giudice che pronuncia la separazione di stabilire a quale coniuge quest’ultima sia addebitabile. Si tratta della così detta separazione con addebito, ovvero una separazione caratterizzata dal riscontro che uno dei coniugi ha avuto comportamenti contrari agli obblighi coniugali.
La pronuncia di addebito comporta la perdita del diritto al mantenimento, del diritto all'assistenza previdenziale e dei diritti successori in capo al coniuge "colpevole". A quest'ultimo spetteranno eventualmente gli alimenti, ove ne ricorrano i presupposti (art. 438 c.c.).
Sintetizzando, l'investigazione sull'infedeltà coniugale, svolta con le competenze dell’ Agenzia Investigativa, permette di:
- Documentare i fatti che violano l'obbligo di reciproca fedeltà di cui all'art. 143 del Codice Civile
- Accertare l'identità della persona coinvolta nell'infedeltà coniugale, anche al fine di poterla citare come teste in giudizio
- Accertare anche con filmati e fotografie, le circostanze e le modalità in cui l’infedeltà coniugale si manifesta, con eventuale uso di strumentazione elettronica per il pedinamento (GPS Aut. Ministero dell’ Interno DM. 269 del 2010)
Produrre una relazione utilizzabile in tribunale allegando, eventualmente, documenti, testimonianze, fotografie e filmati afferenti l'infedeltà coniugale.
L'investigazione per la determinazione o revisione dell'assegno di mantenimento è finalizzata alla raccolta di prove utili a dimostrare il reale tenore di vita e il patrimonio di cui gode l'ex coniuge.
La determinazione dell'assegno di mantenimento, che il coniuge economicamente più forte è tenuto a corrispondere al coniuge "debole", è disciplinato dall'art. 156 del Codice Civile, il quale prevede che il giudice pronunciando la separazione stabilisca, a vantaggio del coniuge a cui la stessa non sia addebitabile, il diritto di ricevere dall'altro quanto è necessario al suo mantenimento qualora egli non abbia adeguati redditi propri.
L'orientamento prevalente è di ritenere che l'assegno di mantenimento deve assicurare al coniuge richiedente un tenore di vita analogo a quello goduto durante il rapporto coniugale. La giurisprudenza, per cercare di definire cosa debba intendersi per tenore di vita analogo, ma non identico, lo ha qualificato come quello tale per cui il coniuge separato non debba scivolare in una fascia economico sociale deteriore.
Qual'ora l'assegno di mantenimento versato, non risulti aderente ed attuale alla effettiva situazione patrimoniale, è possibile chiederne una rivalutazione sulla base delle prove riscontrate. L'agenzia investigativa accerta e documenta il reale stato economico, reddituale, l'esistente attività lavorativa anche non ufficiale ed il tenore di vita dell'ex coniuge.
Sintetizzando, l'investigazione per la determinazione o revisione dell'assegno di mantenimento, svolta con le competenze del Gruppo Investigativo, permette di:
- Documentare la condizione patrimoniale dell'ex coniuge, anche di quei beni che, se pur goduti dal medesimo, non sono ufficialmente riconducibili ad esso.
- Accertare l'effettiva situazione lavorativadell'ex coniuge.
- Documentare il vero tenore di vitadell'ex coniuge.
Produrre una relazione utilizzabile in tribunale allegando, eventualmente, documenti, testimonianze, fotografie e filmati.
La tutela dei minori rientra in un ambito molto delicato e che necessita di specifica attenzione, in quanto i soggetti interessati non sono in grado di avvalersi di processi decisionali autonomi.
Accertiamo il comportamento dell'ex-coniuge con i Vostri figli; durante l'attività verranno acquisiti tutti quegli elementi rilevanti riguardanti la condotta dei soggetti che si relazionano con il minore.
Il minore viene, come è giusto che sia, affidato alla figura od ad entrambe le figure genitoriali in grado di preservarne una crescita fatta di equilibrio e stabilità. In casi estremi il giudice minorile può assegnare l'affido legale ad un tutore, opportunamente individuato, anche esterno alla famiglia. Non si vuole, in ogni caso, entrare in quest'ambito fatto di competenze specifiche, dove il garante ultimo è sempre il tribunale dei minori, ma si vuole offrire alle persone che lo richiedono un servizio investigativo che consenta di produrre un quadro completo ed esaustivo su come un figlio viene accudito dal genitore affidatario. Il tutto viene svolto ponendo come obiettivo principale la tutela del minore. Quindi qualsiasi azione investigativa viene svolta ponendo al centro tale requisito.
Spesso il genitore non affidatario vede il figlio poco o niente, per brevi periodi intervallati da lunghe assenze: in questo caso tale genitore può rivolgersi all'investigatore privato per poter verificare come effettivamente viene trattato e gestito il figlio. Chi lo accompagna a scuola, se è presente una nuova figura adulta nella sua vita, se dimora abitualmente nella casa assegnata dal giudice o se viene, per così dire, "sballottato" da un parente ad un altro. (nonni, zii, ecc.). Se, in sintesi, la vita quotidiana è conforme all'integrità psico-fisica del minore stesso.
Possono essere raccolte prove documentali a sostengo della perizia del CTP (consulente tecnico di parte) e naturalmente utili al proprio avvocato.
Tuteliamo i minori documentando le abitudini e le frequentazioni potenzialmente dannose che coinvolgono i Vostri figli.
Questo servizio nasce dalla necessità di conoscere quali sono le frequentazioni di ragazzi minorenni, come potrebbero essere i nostri figli, accertando i possibili comportamenti a rischio quali: uso di sostanze stupefacenti, alcolici, atti di bullismo, cattive compagnie ed amicizie devianti al fine di poter prevenire conseguenze negative e spiacevoli.
Il controllo dei minori è un servizio rivolto ai genitori o a chi esercita la patria potestà, che consente di mettere in luce comportamenti pericolosi o potenzialmente tali, attuati dai propri figli minorenni. Tale attività è spesso essenziale per fugare o confermare eventuali dubbi, in quanto permette ai genitori di conoscere e risolvere un problema per tempo, con la possibilità di arginare comportamenti o frequentazioni che potrebbero avere conseguenze irrimediabili per la futura vita del minore.
A volte comportamenti anomali o rischiosi da parte del figlio minore sono dovuti semplicemente all’età o a momenti difficili nell’ambito familiare. Altre volte invece tali comportamenti sono veri e propri campanelli d'allarme che mettono in evidenza problematiche di natura diversa: se prese per tempo, possono essere risolte in maniera efficace. Un figlio protagonista di condotte devianti per via della sua inesperienza, produce un danno incalcolabile sul suo stesso futuro, sia in termini psicologici che fisici. Basti pensare agli effetti, anche nel breve periodo, dell’assunzione di droghe o di come una psiche ancora in formazione possa essere plasmata in modo perverso da frequentazioni pericolose; sempre più spesso si assiste a casi di scambio di immagini pedopornografiche in cambio di denaro da minori verso adulti o, ancor peggio, a casi di pratiche di pedofilia messe in atto da parte di soggetti adulti.
Attraverso indagini coordinate e condotte con professionalità ed esperienza, il genitore potrà sapere se il proprio figlio frequenta associazioni politiche o religiose particolari, oppure centri di scommesse o gioco d’azzardo, oppure se svolge altre attività che non ritengono salutari per il minore e quindi prendere le opportune contromisure.
Lo stalking viene definito come "una serie di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza, alla ricerca di un contatto e di comunicazione nei confronti di una vittima che risulta infastidita e/o preoccupata da tali attenzioni o comportamenti".
Il soggetto che mette in pratica azioni che degenerano in stalking non sempre ha un profilo ben definito; in molti casi tali comportamenti sono attuati da partner o ex partner della vittima, piuttosto che da un semplice amico, un vicino di casa, un collaboratore o da chiunque, persino senza alcun legame di sorta con la vittima.
Sono purtroppo all’ordine del giorno atteggiamenti e comportamenti assillanti perpetrati da ex partner, che non si rassegnano alla fine di una relazione e individuano in questa condotta deviata un mezzo per restare presenti nella vita di una persona che ormai ha preso altre strade. Inizialmente tutto ciò può essere percepito come un semplice fastidio, ma nel lungo periodo le conseguenze psico-fisiche possono essere pesanti. In molti casi alla telefonate o messaggi più o meno insistenti seguono appostamenti e pedinamenti; nei casi peggiori l’escalation può giungere a violenze e minacce. Tutto ciò conduce a vivere in una condizione di ansia e preoccupazione per la propria incolumità, perdendo la serenità.
I comportamenti persecutori possono essere ravvisati anche in soggetti che non sono ex partner, infatti chiunque può essere protagonista di un atteggiamento persecutorio. Dal punto di vista normativo, il reato di atti persecutori è regolato dall’articolo 612 bis del Codice Penale:
“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura […] La pena è aumentala fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio del 1992, n. 104, ovvero con armi, o da persona travisata”.
Le attività investigative rappresentano un essenziale contributo alla azione delle forze dell’ordine, in quanto sono finalizzate a raccogliere quanti più elementi di prova possibili per configurare in sede giudiziaria il reato e procedendo all’identificazione dell’autore degli atti persecutori. Il rapporto investigativo rilasciato al termine delle indagini, raccoglie tutte le prove utili e diviene strumento indispensabile per chi si trova a dover procedere per vie legali per far terminare le vessazioni subite.